BIOGRAFIA

Patrizia Menichelli

Artista, formatrice, costumista e scenografa, performer, regista
Ricercatrice di metodologie sensoriali applicate al teatro e all’arte, all’educazione, ai processi artistici di partecipazione sociale, ai gruppi di lavoro.

In breve…
Le sue opere e il suo lavoro di ricerca si muovono in varie direzioni, dalla ricerca dei valori teatrali della maschera e del costume, per approfondire il lavoro dell’attore - abitante di spazi immaginari, fino alla creazione di percorsi e installazioni sensoriali, attraverso una proposta poetica e drammaturgica.


:: COSTUME 

La sua ricerca sul costume e sulla maschera iniziata fin dal 1983, sintetizza un linguaggio che si esprime in forma piena, non subordinata, dando risalto al lato espressivo e significativo del costume in scena.
Ha collaborato con compagnie di prosa e di ricerca del panorama teatrale italiano. La creazione di numerosi costumi per gli attori - abitanti, all’interno dei labirinti del Teatro de los Sentidos, l’ha portata verso lo studio dell’immediatezza nella creazione del personaggio. Segue questa linea di ricerca dal 1996.


:: INSTALLAZIONI 

L’interesse per la rivisitazione dello spazio emerge in lei a partire dal 1985 attraverso l’ideazione d’installazioni per alcune gallerie; inizia perciò a ricercare un rapporto dialettico intenso tra l’arte contemporanea e il teatro. Concepisce lavori a metà tra la scultura e la performance teatrale. Successivamente l’arte delle l’installazione è diventata parte della sua ricerca sullo spazio scenico.


:: TEATRO DEI SENSI 
Dal 1996 si dedica in maniera permanente alla poetica del teatro dei sensi, approfondendo la sua ricerca artistica e personale nei percorsi/spettacolo di Enrique Vargas e del Teatro de los Sentidos. Fa parte del nucleo storico di artisti ricercatori della compagnia, è formatrice e segue i nuovi progetti di ricerca e la tournée internazionale del gruppo come designer, performer e a volte come coordinatrice artistica.

Per  Arcadia - Ars In, crea progetti indipendenti sia performativi che formativi : installazioni/spettacolo e laboratori interdisciplinari.


:: LA PRATICA DEL LABORATORIO-FORMATRICE
Dal 1986 si dedica con continuità alla creazione di moduli di laboratorio per bambini, adolescenti, inizialmente incentrati sull’invenzione della maschera e del costume. In seguito da inizio a progetti di laboratori interdisciplinari fra teatro e arte anche per gli adulti, attraverso una elaborazione di due metodi, quello di Bruno Munari, riguardo al gioco con l’Arte e quello di E. Vargas "la Poetica dei Sensi e dell’Immagine Sensoriale".
Per il Teatro de los Sentidos è formatrice e coordinatrice della Scuola, in Italia (al Funaro di Pistoia) e in Spagna a Barcellona. Collabora con E.Vargas al Post Grado universitario dell’Università di Girona, Poetica del Gioco e Linguaggio Sensoriale.
Negli ultimi anni si occupa delle applicazioni dei linguaggi e poetiche sensoriali in altri ambiti professionali come nell’educazione, nelle arti terapie, nell’handicap, nei gruppi di lavoro in ambito aziendale e nei processi di trasformazione sociale e cittadina.
Tiene inoltre lezioni di Costume e Spazio Scenico per allievi attori e scenografi e designer.


PASSO PER PASSO

:: ESORDI 
Si diploma presso l’Istituto Statale d’Arte di Porta Romana a Firenze nel 1982, specializzandosi in costume teatrale. 
Approfondisce lo studio della scenografia all’Accademia di Belle Arti di Firenze e segue una serie di esperienze formative: la formazione professionale per costumisti con il Teatro Regionale Toscano, il tirocinio insieme ad altri allievi scenografi e costumisti, presso la Bottega Teatrale di Gassman a Firenze, con la supervisione della costumista Elena Mannini, la partecipazione alle prime edizioni del Festival Internazionale dell’Attore a Montalcino.
Negli stessi anni segue il laboratorio sulla maschera e il mascheramento della città condotto da Donato Sartori e il Centro Strutture Gestuali di Abano Terme (Padova). Partecipa alla performance finale del gran mascheramento urbano di Piazza Signoria a Firenze.

Nel 1983 firma il suo primo spettacolo, come costumista, “Pulcinella và in città” con il Teatro Popolare di Roma. Parallelamente è assistente e aiuto della costumista Elena Mannini, 1980-1984, successivamente dello scenografo Uberto Bertacca, 1985-1990 partecipando a festival importanti di prosa e lirica: Festival Internazionale dell’Attore, Festival Pucciniano, Taormina Arte, La Versiliana.

Entra in contatto con le compagnie: Cooperativa Teatro Sardegna, il Gruppo della Rocca, Ater Emilia Romagna, comp. Glauco Mauri, comp. G. Proietti, La comunità Teatrale Italiana, Compagnia Fracci Menegatti.

Fra il 1985 e il 1987 lavora assieme a Valeria Comandini in numerose sperimentazioni plastiche. Insieme iniziano a lavorare sul concetto d’ambientazione, il costume e la maschera divengono forme plastiche, che “abitano” lo spazio, grandi figure che vengono rivelate in un gioco di apparizioni. Espongono le loro creazioni in gallerie e spazi non consueti a Bologna, a Firenze e in Francia a Clermont Ferrand.


:: PRIME IMPORTANTI IDEAZIONI: COSTUMI E SPAZI SCENICI

Dal 1988 al 1991 attiva una ricca collaborazione con il regista Giancarlo Sepe e la Comunità Teatrale Italiana a Roma, crea i costumi per gli spettacoli “Beniamino”con Eros Pagni “Marionette che Passione”con Tieri e Loiodice e “Casa di Bambola”.

Collabora inoltre con il regista Paolo Falace per la creazione dei costumi di “Rumori fuori scena” per il Dramma Italiano di Fiume.
Sempre negli stessi anni a Firenze, collabora in maniera continuativa, ideando scene e costumi, con due giovani formazioni del panorama teatrale fiorentino:Associazione Teatro Firenze con il regista Pietro Bartolini, Occupazioni Farsesche con la regia di Riccardo Sottili. Collabora in seguito con il gruppo MIM di Orazio Costa, con il Teatro Giovane Toscano, il regista Marco Giorgetti e con Chille de la Balanza.

Dal 1987 collabora con Video Music ideando i costumi per le trasmissioni "Hot Line" e "Blue Night", fino al 1990.


:: FAR DIDATTICA: L’ARTE DEL COSTUME E DELLA MASCHERA
A metà degli anni ’80 conosce gli insegnamenti di Bruno Munari sulla didattica dell’Arte e sperimenta il metodo munarino per il costume e la maschera all’interno di laboratori per bambini.

Nel 1992 inizia la collaborazione con il Dipartimento Educazione del Museo Pecci di Prato, assieme alla sua collega V. Comandini, ideando e progettando per circa tre anni i laboratori sul mascheramento, come quello ispirato a personaggi felliniani, in occasione della mostra “Fellini: i costumi e le mode”.

Fin dal 1993 tiene inoltre seminari sul costume per allievi attori, allievi costumisti e insegnanti nel territorio fiorentino, e nelle province di Arezzo e Prato.

Nel 1995 insieme a V. Comandini, incontra Bruno Munari per una revisione del metodo didattico applicato alla ricerca del costume teatrale.

Nel 1993 fonda con altre socie l’Associazione Culturale Arcadia.


:: TEATRO PER L’INFANZIA: LA RICERCA DELLA INTERDISCIPLINARIETA’
Per un decennio dal 1994 collabora con la compagnia TPO di Prato (compagnia di residenza del Teatro Metastasio Stabile della Toscana), firmando costumi ed alcune installazioni. Inoltre si occupa della formazione, progettando percorsi di laboratori interdisciplinari di affinamento estetico- percettivo per le scuole del territorio di Prato.

Nel 1999 collabora alla creazione di due importanti progetti: il percorso-installazione- laboratorio “La Casa del Tempo”, alla Cartaia una ex fabbrica nel territorio pratese, e la mostra sensoriale interattiva "Mani-in-art", per Contemporanea festival a Prato.

Tra il 2003 e il 2004 collabora al progetto “CCC Il giardino giapponese” come performer e per il concept delle dinamiche d’interazione. 

Nel 2003 cura la pubblicazione “Il Grande Gioco del Mondo”, una ricca documentazione del progetto interculturale omonimo, svolto nelle scuole del territorio di Prato e precisamente nel Comune di Carmignano.

Nel 2005 è il responsabile e il conduttore dei laboratori artistici sensoriali per il progetto di Legambiente “Lacandona o Arte per la Selva” nel territorio di Prato e nella Riserva di Cantagallo.

Dal 2007 inizia a collaborare con Stefania Giri e Arteinerba per vari progetti i interdisciplinari per l’infanzia: “ Come gli uccelli misero le ali” e “Immaginando Prezzemolina”.


:: L’APPRODO AL TEATRO DI RICERCA DI ENRIQUE VARGAS
E AL TEATRO DE LOS SENTIDOS
 (Barcellona) 
Nel 1996 conosce Enrique Vargas, partecipa al suo laboratorio di drammaturgia sensoriale a Modena ed entra a far parte della compagnia.

Fin dal 1996, è una degli attori e “investigadores” del Teatro de los Sentidos. Come costume designer progetta e realizza i costumi e le maschere dei personaggi per Oracoli, Il Filo d’Arianna, La Memoria del Vino, El mundo a Reves, Eco de la Sombra, progetto Habitantes, Fermentación, La Trastienda, Pequeños Ejercicios, Corazón de las Tinieblas, partecipando a prestigiosi Festival d’Europa, dell’Asia e del continente americano.

Dall’anno 2000 inizia ad approfondire l’aspetto drammaturgico nell’ambito della poetica del teatro sensoriale.

Dal 2005 si occupa, inoltre, della formazione e conduce laboratori intensivi in Italia e all’estero come per i progetti formativi di Weaving e di En Busca de la Ciudad Subterranea.

Dal 2007 al 2011 è assistente alla regia di Enrique Vargas per il progetto sulla città “Habitantes”, in seguito per Pequeños Ejercicios e Oracoli.

Dal 2008 al 2015 è coordinatrice artistica della compagnia.

L’esperienza del LIS- Laboratorio Immagine sensoriale
Dal 1997 al 2002 fa parte del Lis, gruppo formato da artisti provenienti dall’esperienza teatrale di Enrique Vargas. 
Conduce laboratori di teatro/arte, a Vicenza al Teatro La Piccionaia, “Mescolanze” a Padova al Teatro Tam Teatromusica e altri. 
Progetta allestimenti di percorsi/installazioni, presenti in vari festival come: “Nei Sensi la Notte” ad Amiata Festival nel 1999 e "Viaggi d'Acqua" al festival Oltre90nel 2001, ambedue con la regia di Antonella Cirigliano.


:: ARS IN: la ricerca permanente interdisciplinare tra teatro sensoriale e arte. Una pratica, una tessitura
Nel 2003 da vita, all’interno dall’Associazione Arcadia, all’area di ricerca che intreccia poetica del teatro sensoriale e arte; nascono così progetti intesi come “fili” di un tessuto immaginario che s’incontrano e si intrecciano, in un divenire continuo alla ricerca di senso.
Per Ars In è responsabile di nuovi progetti per il Dipartimento Educazione del Museo Pecci di Prato, con laboratori interdisciplinari di teatro sensoriale e arte, per educatori -"Lab Mescolanze"- per bambini - "Lab Alberomagia"- e con gli arteterapeuti del laboratorio espressivo per un Atelier sensoriale rivolto agli utenti del Dipartimento di Salute Mentale.

Parallelamente inizia il progetto "Pancia d’Acqua" -chiamato poi "Waterbelly"- e con il gruppo di artisti presenta un primo percorso installazione dal titolo "Alba delle Acque" a Contemporanea Festival a Prato, firmando la sua prima regia.

Nel 2005 nasce il progetto “Arte Sensibile” pensato per approfondire la fruizione dell’opera d’arte, attraverso la poetica del Teatro Sensoriale. Con la Provincia di Pistoia e il Museo Rospigliosi crea il percorso sensoriale per "La Città da Toccare".

Dal 2006 inizia la collaborazione con il Museo Ideale Leonardo Da Vinci, ideando un percorso di laboratorio itinerante nella sezione a cielo aperto, nel Giardino di Leonardo e dell’Utopia.

Nel 2007 firma un secondo percorso installazione “Da Capo…i giorni del cielo”, in collaborazione con il Comune di Firenze, che viene riproposta nel 2012 a Barcellona nella sede del TDLS.

Dal 2007 collabora con arteinerba e Seminarte, (Fattoria Celle-Pistoia) e con Utopia e Mooma ideando progetti performativi e formativi di rilievo, legati allo stupore della scoperta dell’arte e al tema della memoria dei luoghi come “Officina della Memoria”.

Nel 2010 inizia, con gli altri artisti del collettivo, la ricerca per un nuovo teatro intimo per bambini, il teatro da tavolo con la performance Immaginando Prezzemolina, in collaborazione con Stefania Gori.

Nel 2013 inizia la collaborazione con Il Comune di Pistoia per i Servizi Educativi, ideando una serie di laboratori di aggiornamento per gli insegnanti.


:: ULTIME INSTALLAZIONI: LA PASSIONE PER LA MATERIA 
Nel 2000 progetta e realizza l’installazione per le opere della scultrice fiorentina Franca Basevi “All’Interno di un Percorso” un connubio artistico che contempla la mescolanza di due approcci diversi nella lavorazione della materia. Mostra presentata dalla dott.ssa Marilena Mosco.
Alterna il suo impegno per Ars In, alla collaborazione artistica con il Teatro de los Sentidos  e con Enrique Vargas.


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Patrizia Menichelli

Artist, teacher, costume designer and installation designer, performer.
Researcher in sensory methodologies, applied to theatre, art, education, participatory artistic processes and group work.
In short...
Her pieces and her research work, move in various directions: from theatrical values of costume and mask as tools to deepen the work of the actor, inhabiting imaginary spaces, to the creation of paths and sensorial installations, through poetic and dramaturgic proposal.

:: COSTUME

Her research of costume and mask started in 1983, synthesizing a language that expresses itself in all forms; unsubordinated and emphasizing the expressive and meaningful side of costume on stage.
She has worked with the panorama of classical theatre companies and research companies of Italian theatre. Her vast experience of creating costumes for actors-inhabitants, within the mazes of ‘Teatro de los Sentidos’, has led her to study the immediacy of character creation; a line of research that she has followed since 1996.

:: INSTALLATIONS research around scenic space
An interest in the ‘Revival of Space’, has been emerging in her since 1985, after designing installations for a couple of galleries; and which drove her to explore the intense dialectic relationship between Contemporary Art and Theatre; since which time, Art Installation has become part of her research into Scenic Space, conceiving works that are halfway between sculpture and theatre performance.
:: THEATRE OF SENSES / SENSORIAL THEATRE
Since 1996 she has devoted herself, entirely, to the poetry of sensorial theatre; deepening her personal and artistic research, through the tours and shows of Enrique Vargas and Teatro de los Sentidos. She Is part of the historic core of the company's researching artists; producing and carrying forward new research projects and the company’s international tours, as designer, performer and sometime artistic coordinator.
For Arcadia-Ars In, she creates independent projects, both performance-based and formative : installations/performances and interdisciplinary workshops. Four of her most recent creations are the performance/installations: “Da Capo… I giorni del cielo”, “Immaginando Prezzemolina” , “The Poetic Dinner” and “Cosa Lasci di te algi altri? L’immagine del carattere che resta”.

:: WORKSHOP PRACTICE- TEACHER
Since 1986 Patrizia has devoted herself to creating workshop modules: for children and adolescents; which focus on inventing masks and costumes, and interdisciplinary theatre and art projects, for adults; carrying the workshops from start to finish. The development of these workshops is based in two methods - that of Bruno Munari, which is about ‘play as art’, and that of Enirque Vargas “ The Poetry of the Senses and Sensorial images”.
She is one of the very few teachers of Enrique Vargas’ Teatro de los Sentidos; teaching in Italy (Funaro di Pistoia) and in Barcelona, Spain; as well as collaborating with Enrique Vargas on the Post Graduate Degree course of ‘Poetic Play and Sensory Language’, in Girona University; she is also the Coordinator of the University‘s Educación al Sentir Course.
In recent years, she has increasingly worked, applying poetic and sensorial language to other professional fields, such as within businesses, in Education, Art Therapy, working with people with disabilities, within and in the process of social transformation.
She also offers classes of ‘Theatrical Costume for Actors’, and ‘Set and Costume for Designers’. As always, utilising an interdisciplinary work method, which stimulates the ability to see beyond; working with listening and intuition, suggesting connections with the deepest aspects of ones character, working on creating a connection with the body, expression and theatre; the invisible images of each character, and of the Genius Loci of the space.


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Patrizia Menichelli

Artista, formadora, vestuarista y escenógrafa, performer.
Buscadora de metodologías sensoriales aplicadas al teatro y al arte, a la educación, a los procesos artísticos de participación social, a los grupos de trabajo.

En breve…
Sus obras y su trabajo de investigación se mueven en varias direcciones: desde la búsqueda de los valores teatrales de la máscara y del vestuario para profundizar en el trabajo del actor-habitante del espacio imaginario, hasta la creación de recorridos e instalaciones sensoriales, siempre a través de una propuesta poética y dramatúrgica.

:: VESTUARIO 
Su investigación alrededor del vestuario y la máscara empezó en 1983, y sintetiza un lenguaje que se expresa de forma plena, no subordinada, resaltando el lado expresivo y significativo del vestuario en escena.
Ha colaborado con compañías de todo ámbito, desde el teatro clásico hasta el de investigación del panorama teatral italiano. La creación de diversos vestuarios para los actores – habitantes dentro del laberinto del Teatro de los Sentidos, la ha llevado hacia el estudio de la inmediatez en la creación del personaje. Sigue esta linea de búsqueda desde 1996.

:: INSTALACIONES 

Su interés por la re-visitación del espacio surge a partir de 1985 a través de la ideación de instalaciones para algunas galerías; inicia la búsqueda de una relación dialéctica intensa entre el arte contemporáneo y el teatro. Concibe trabajos a medio camino entre la escultura y la performance teatral. Sucesivamente el arte de la instalación se vuelve parte de su búsqueda sobre el espacio escénico.

:: TEATRO DE LOS SENTIDOS 
Desde 1996 se dedica de manera permanente a la poética del teatro de los sentidos, profundizando su búsqueda artística y personal en los recorridos/espectáculos de Enrique Vargas y del Teatro de los Sentidos. Forma parte del núcleo histórico de artistas buscadores de la compañía, es formadora y sigue los nuevos proyectos de búsqueda y la gira internacional del grupo come diseñadora, performer y, a veces, coordinadora artística.
Ha sido coordinadora artistica de la compañia de 2008 a 2015.
Para  Arcadia - Ars In, crea proyectos independientes, performativos y formativos: instalaciones/ espectáculos y laboratorios interdisciplinares.
Sus ultimas obras: “De cap...los dias del ciel”, “La Vida imaginaria de la hija de Don Perejil”, “The Poetic Dinner” y “Cosa Lasci di te agli altri? L’immagine del carattere che resta”

:: LA PRÁCTICA DEL TRABAJO-FORMADORA
Desde 1986 se dedica con continuidad a la creación de módulos de laboratorio para niños y adolescentes, inicialmente centrados en la invención de la máscara y del vestuario. Màs tardes da inicio a proyectos de laboratorio interdisciplinar entre el teatro y el arte, también para adultos, a través una elaboración de dos métodos: el de Bruno Munari, referente al juego con el Arte y el de E. Vargas "la Poética de los Sentidos y de la imagen Sensorial". Se dedica a la creación de este método interdisciplinario llamándolo Educación al Sentir. Trabaja en Escuelas, Museos, Asociaciones, Teatros etc...
Para el Teatro de los Sentidos es formadora, en Italia (Il Funaro, Pistoia) y en España, Barcelona. Colabora con E.Vargas en el Post Grado universitario de la Universidad de Girona, Poética del Juego y Lenguaje Sensorial. Dirige el Curso de especialización Educación al Sentir y Lenguaje sensorial para profesores y educadores con la Udg de Girona. Coordina también los talleres internacionales.
En los últimos años se ocupa de las aplicaciones de los lenguajes y las poéticas sensoriales en otros ámbitos profesionales como en la educación, en el arte terapia, en la discapacidad, en los grupos de trabajo en el ámbito corporativo y en los procesos de trasformación social y ciudadana.
Imparte además clases de Vestuario y Espacio Escénico para actores, escenógrafos y diseñadores de vestuario. El método de trabajo es siempre interdisciplinar, estimula la habilidad de ver más allá trabajando con la escucha y la intuición, sugere enlaces con los aspectos más profundos de los personajes, trabaja en crear vínculos entre el cuerpo, la expresión y el teatro, las imágenes invisibles de cada carácter y del Genius Loci de los espacios.


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