COSTUMI e INSTALLAZIONE | TUTTI GLI ANNI A VENIRE DELLA MIA VITA


Che cosa è un diario se non il desiderio di lasciare una traccia di sé, di incidere una memoria, di fissare un’esperienza nel suo evolversi? Un istinto di sopravvivenza? Come fare a comunicare a un pubblico quel sapore d’intimità, di vita in pericolo, di volontà di trasmissione insita nelle pagine dei diari? Quando la professoressa Teresa Megale mi ha proposto di collaborare con la Compagnia Universitaria Binario di Scambio, mi sono chiesta come poter lavorare con gli studenti cercando di restituire questo sapore misto a disperata intimità, diffusa tra le pagine di questi diari di Pieve Santo Stefano Qui, lo sfondo della guerra dava a tutto ciò quelle sfumature di grigio che impastavano i frammenti delle storie personali con una cruda realtà. E allora ho iniziato lentamente a intuire che la ricerca era far assaporare al pubblico “l’ingresso in queste pagine”.

Da molti anni lavoro intorno alla poetica dell’intimità, attraverso installazioni, performance e laboratori, faccio parte della Compagnia Teatro de Los Sentidos di Barcellona, per questo la mia ricerca mira a coinvolgere il pubblico in un “attraversamento poetico” negli spazi della memoria personale. Assieme al regista Fabio Cocifoglia abbiamo immaginato l’impianto scenico come un itinerario fisico attraverso le storie dei diari di quelle donne.
L’installazione e i costumi sono stati pensati per poter “penetrare” davvero nella memoria di queste pagine di diario. Restituire proprio questa materia densa della memoria, poterla toccare e attraversare con il corpo e gli oggetti, è stato il lavoro affrontato con gli studenti per ciò che mi competeva. Tutto con pochi elementi, con pochi colori, riuscire a “toccare” la fragilità di quell’ intima relazione tra le cose, le immagini e i ricordi. Mi rendo conto che la costruzione di questo vivido immaginario assieme agli studenti ha tracciato una possibile ricerca da poter approfondire nel futuro, come un itinerario che continua.
Certamente non è stato semplice, ma il percorso per raggiungere il risultato è stato propedeutico e ha lasciato senza dubbio una traccia nel vissuto degli studenti. Il riuscire insieme agli altri a dare forma alle pagine scritte e ai significati è un momento fondamentale nella pratica teatrale.
Ecco il “costruire assieme” è stato un altro elemento importante. Il teatro è costruire con le mani un immaginario, un’esperienza, un frammento di poesia e le mani devono essere considerate una fondamenta dell’Essere (non solo strumentale all’apprendimento), il ponte magico per eccellenza che ci unisce all’esperienza e ci fa diventare consapevoli. L’insieme dell’esperienza è stata senza dubbio notevole sia dal punto di vista delle varie collaborazioni e sia per il risultato finale.
Ringrazio la professoressa Teresa Megale per il coinvolgimento in questa realtà universitaria veramente unica, Fabio Cocifoglia per la preziosa collaborazione artistica, tutto lo staff della Compagnia Binario di Scambio per la dedizione al progetto e gli studenti per aver risposto e aver creduto nell’importanza del progetto.

Patrizia Menichelli


DICEMBRE 2012
Università agli studi di Firenze polo di Prato | Compagnia universitaria Binario di Scambio
Officina Giovani Cantieri Culturali di Prato

Direzione del progetto Ri-nascite Prof. Teresa Megale
Regia Fabio Cocifoglia
Ideazione costumi e installazioni Patrizia Menichelli
coadiuvata dagli studenti del corso di laurea di Produzione teatrale e del Laboratorio di Storia e tecnica della recitazione.


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